mercoledì 11 novembre 2009

Giorno terzo




Quest'oggi piu' riposati e svegliati in orario lasciamo questa citta' per dirigerci a chang rai centro vicino al confine del laos e del myanmar che ci servira' come testa di ponte per visitarli. Partiamo e cammin cammina visitiamo la prima tribu' di quest'oggi gli hacca, altra etnia di origine cinese. Questi non hanno praticamente contatti con i turisti, arrivati al loro villaggio abbiamo incontrato solo due anziane ed alcuni bambini, come da noi nel passato qui tutte le braccia disponbili durante il giorno sono impegnate nei campi. Questo isolamento causa anche lo spavento di alcuni bambini riguardo alla nostra presenza che mi lascia stupito, forse comincio a comprendre appieno che ci sono alcuni gruppi che vivono in un loro mondo di cui noi non facciamo parte, qui la globalizzazione non e' di certo arrivata...e probabilmente e' anche meglio. Proseguiamo la mattina visitando un tempio in cima ad una collina completamente bianco. Dovuta precisazione in thailandia le statue del budda, cosi' come i templi, sono ricoperti di foglie d'oro zecchino a 24k; qui invece e' stato costruito un tempio aperto, con relativo budda delle dimensioni di un condominio completamente bianco. Splendido anche se i miei occhia causa del bagliore hanno protestato non poco. Si va a fare pappa in un simpatico alberghetto sulle rive del meng rho, il fiume che attraversa chang rai, la citta' verso cui ci stiamo dirigendo. Cucina thai veramente gustosa e causa gestione occidentale le guide sono obbligate a mangiare divise dai loro clienti.....continuo a pensare che dai thailandesi abbiamo sempre di piu' da imparare. Dopo un doveroso pasto e un beurp digestivo, ci dirigiamo ad incontrare l'ultima etnia della giornata le donne giraffa. Spiego, le donne di questa tribu fin da tenera eta' indossano dei pesanti anelli di ottone intorno al collo che via via, abbassandogli le spalle, tende a fargli allungare il collo. Di anno in anno il numero di anelli viene aumentato, sembra che per loro sia un fatto di bellezza avere questo allungamento. Ho avuto una strana sensazione visitando questa tribu', tra l'altro molto povera; sembra che i campi non diano abbastanza di che vivere quindi
si affidano molto ai lavori di aritiganato, per'altro splendidi, da vendere ai turisti. Cio' che mi ha colpito e' lo sguardo triste quasi rassegnato di queste donne che, loro malgrado vedono giornalmente la loro casa e la loro terra percorsa da turisti molto spesso ignari di quale sia il loro stile di vita e le loro tradizioni che li guardano come se fosssero fenomeni da baraccone quasi come uno zoo. Per tutto il tempo della visita ho provato un senso di disagio quasi di vergogna per aver invaso , quasi con prepotenza, il loro mondo. Da qui partiamo ed entriamo in citta' al nostro albergo. Aehm stavolta qualcuno ha fatto le cose in grande. Il nostro albergo e' su un isola al centro del fiume che attraversa la citta' e inoltre noi siamo ad una suite all'ultimo piano
con vista mozzafiato.Vi lascio immaginare ;). Al grido di "Amore in questa suite ci dobbiamo trombare" ci cambiamo e andiamo alla locale festa delle lanterne (dura 3 giorni) molto piu' movimentate e reale. Mi spiego quella di chang mai viene creata sia per i thai che per i turisti, mentre qui, visto il numero limitato dei turisti, e' totalmente thai. ora comprendo gli sguardi incurioisiti saremo stati al massimo una diecina di occidentali li.
Fine serata a letto nella nostra megasuite e per fortuna che ha due stanze perche' visto il russare di qualcuno mi e' toccato dormire sul divano. O_o

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