mercoledì 11 novembre 2009

Giorno secondo



Drrrrr. "rmff grah che cazz.." e' la guida che ci chiede dove siamo?? Oh cazz dovevamo vederci alle 8:30 e sono le 9:45. La stanchezza e sta minchia di fuso orario non ci ha fatto sentire la sveglia. Ok un velo di deodorante, come dice lo spot, una colazione ingurgitata in 3 secondi modello paperino e nonostante gli occhi ancora cisposi si parte all'istante (dopo dovute genuflessioni per chiedere perdono alla nostra guida). Primo stop della giornata il tempio della montagna bellissimo ma con piu' gente di quanto ci aspettassimo. Comunque vivibile e cio che colpisce di piu' e' che nonostante il discreto numero di persone si sente a malapena un brusio sommesso sia dentro al tempio che nel cortile; qui il rispetto e' richiesto ma credo che in questi posti
venga fuori a tutti automaticamente. Da qui inizia la nostra peregrinazioni a conoscere le "tribu' di montagna' o meglio le etnie minori di questo paese. Piccolo inciso, nel nord della thailandia vi sono alcune etnie di origine cinese, profughi del 1963 che lasciarono la cina quando mao tze tung butto fuori tutti i nazionalisti. Ora voi vi chiederete e come vivranno questi ai margini della societa'? Beh qui la situazione e' un po' diversa, appena arrivati qui il re e il governo di questo paese li hanno accolti dando loro degli appezzamenti di terra da coltivare in modo che potessero essere autosufficienti in breve tempo e nel contempo mantenere quasi intatte le proprie tradizioni e radici culturali. Esattamente come da noi...o no? Comunque si arriva al villaggio
dell'etnia mong per l'esatezza quella verde (per il colore dei vestiti tradizionali). Questi essendo abbastanza vicini alla citta' sono molto avezzi ai turisti e si vede dal mercato che han tirato su e gestito per l'occasione. Fortunatamente le anziane del villaggio producono ancora tessuti lavorati a mano da loro, totalmente artigianali ma temo che questa sia l'ultima generazione. Nota di colore mentre spostavo delle stoffe per visionarle meglio sono incappato in uno smartphone di ultima generazione appartenente alla nonnina
tessitrice....ehm. Ripartenza per una altra tribu' mong questa volta dei bianchi. Qui altra nota di tipo etnologico. Fino a qualche anno fa raggiungere questo villaggio non era facile in quanto non c'era una strada asfaltata, ma il governo ha avuto una bella idea a mio giudizio. Si era presentato il bisogno di realizzare un centro di ricerca agronomico in zona quindi cosa c'e' di meglio che costruirlo ad un kilometro
dal suddetto villaggio in modo da prendere due piccioni con una fava, Avere la quasi totalita' della strada asfaltata e quell'ultimo chilometro 'nature' per fare in modo che i mong non venissero invasi dai turisti...bella idea. Al nostro arrivo altra sorpresa, il governo ha dotato ogni abitazione di un pannello solare visto l'impossibilita' di portare fin qui la linea elettrica, qeusto paese mi stupisce sempre di piu' altro che terzo mondo come predicato da alcuni miei colleghi di poche vedute. E finalmente per un gattofilo come il sottoscritto l'incontro con il primo siamese, un amore di pelo. ;) Da qui si riparte e si attraversano un paio di valli con un bel numero di scossoni, fortunatamente la nostra guida ci scarrozza con una 4x4 cosi anche se sbattacchiati arriviamo senza problemi su un lago spettacolare usato di solito dai thailandesi per le ferie ma praticamente sconosciuto dei turisti. Questo significa che la nostra guida ha capito che non apparteniamo al turismo classico ma cerchiamo quel qualcosa in piu' che un tour operator non puo' offrire. Dopo il pranzo lacustre rigorosamente thai ripartiamo alla volta di un'allevamento di orchidee, e posso dire miei cari lettori che mai vidi saprofiti piu' belli di questi, eheh. Siamo ormai alla fine della seconda giornata, cena veloce e subito ci ributtiamo nella festa delle lanterne, stavolta con l'intenzione di farne volare una anche noi cosa che facciamo puntualmente. Nota della giornata girovagando becchiamo un'altro antiquario dove carlo trova dei pezzi interessanti da comprare...cosa faccio io in tutto cio'? Il convertitore umano di valuta durante le conttrattazioni, l'archivista nonche' il memorizzatore dei prezzi pagati. :D

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