giovedì 12 novembre 2009

Giorno sesto




Arrivo a bangkok...10 milioni di persone, caldissimo, umidita' alle stelle vediamo che succede. Tempo mezz'ora e siamo gia' intasati nel traffico cittadino come da copione ma a differenza delle nostre citta'...NESSUNO SUONA IL CLACSON...si si avete letto bene un'altra cosetta che dovremmo imparare in italia. Arrivo in albergo e subito si esce con destinazione chinatown molto piu' giganetesca delle nostre.
Altra sorpresa metro iperteconologica dotata di barriere di sicurezza e putroppo con l'aria condizionata a palla. Chinatown e' qualcosa di spettacolare per estensione, viuzze, gente e scelta di merce...aehm anche qui qualcuno ha speso nuovamente. Sfatti dopo i chilometri fatti ci tiriamo insieme e decidiamo di cenare in un locale molto particolare il sea food market. Allora vediamo se riesco aspiegare, pensate ad un ristorante
un po' grande, una cucina a vista con una marea di cuochi, sul fondo delle vasche da acquario piene di pesci, davanti i banchi del pesce tirati fuori dai suddetti acquari, i carrelli della spesa....Eh si, si prende su il carrello, si scelgono i pesci, crostacei, mitili,granchi, vini, verdure di vario genere e si va' alla cassa a pagare. Fatto questo si arriva al proprio tavolo si da la spesa ai camerieri e si danno istruzioni per la cottura. Risultato mangiato da dio, panza strabordante e il tutto per 35 euro a testa piu' o meno. Cosi appesantiti ci siamo diretti ad unnight market composto di negozietti messi su da ragazzi giovani in cui esponevano prodotti artigianali creati secondo le nuove tendenze stilistiche thai. Tra parentesi qui abbiamo approfitatto io di farmi il secondo buco all'orecchio, per simmetria.., e qualcuno se li e' fatti entrambi. Nota di colore sulla strada abbiamo beccato uno che aveva tirato un amaca tra due alberi al lato della strada principale....ovviamente sara morto di polvere sottili nel giro di 2 min e 45 secondi.

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