E' uno di quei giorni

No non vi preoccupate non ho voglia di lanciarmi col paracadute, fare para pendio e bungie jumping tutto per testare un assorbente con le ali (chissa se ha anche la coda), no e' uno di quei giorni o meglio periodi strani. Sapete ci sono momenti in cui nonostante la presenza degli amici, e per fortuna che ci sono, ti senti un po' solo e vieni assalito da ricordi a volte belli e a volte brutti (piu' questi ultimi, forse). In questo momento in me convivono due parti contrapposte, la prima che ha deciso di prendersi del tempo per se, per gli altri, per il mondo che gli ruota intorno (non la vodafone) e l'altra invece che per una volta vorrebbe fregarsene di essere controllato e compassato e gettarsi a braccia aperte verso qualsiasi cosa o meglio persona che in qualche modo possa farlo sentire felice in semplice cose o in piccoli gesti quotidiani, un abbraccio, un sorriso, lo stare a parlare per ore di tutto e di niente. Pero'.... si e' vero c'e' un pero', e' giunto comunque il momento di percorrere una strada, gia' iniziata, di riflessione per capire realmente cosa cerco veramente in un compagno e cosa io posso offrirgli prima di imbarcarmi di nuovo in un rapporto di coppia. Ma mai come in questi casi si e' esposti all'altrui fascino per cosi' dire, si incontrano persone per i piu' svariati motivi, e alcuni di questi ti lasciano qualcosa dentro, qualcosa che forse ti fa sperare o comunque desiderare. Qualcosa di cui la mia mente e' cosciente ha paura o forse non e' in grado di gestire. Personalmente gia' in condizioni normali ho problemi a capire in che modo posso relazionarmi con alcune persone, ma nel momento che si origina un particolare interesse la mia confusione cresce a ritmo esponenziale cosi spero sempre che un qualche 'segno' o discorso fatto possa in qualche modo indicarmi la giusta via da percorrere. E intanto in questa afosa giornata di luglio la confusione persiste.